Lionardo di Seghante messo dell'Opera de' dare a dì VIII di marzo lire due soldi dieci p. si paghorono ' Antonio di Bartolo per una fossa d'aquaio nella chasa di messer Bernardo Spini
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l. 2 s. 10
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E de' dare a dì XI di marzo lire quindici soldi quindici p. paghamo a Betto di Giovanni charbonaio sono per moggia cinque e staia sei di charboni di schopa per lui rechati nell'Opera da dì XXVIIII di gennaio insino a dì XI di marzo per lire tre p. el moggio, in tutto monta lire quindici soldi quindici p.
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l. 15 s. 15
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E de' dare a dì XV di marzo soldi quatro p., portò Angniolo da Narmi(1) per sapone
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s. 4
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E de' dare a dì detto soldi quindici denari otto p. sono per ottantasette granate, chomperamo per l'Opera
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s. 15 d. 8
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E de' dare a dì XVI di marzo soldi due p., portò Nanni d'Ellero per senopia
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s. 2
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E de' dare a dì XXI di marzo lire venti soldi quattordici p. paghamo a Matteo di Benedetto schodellaio sono per una saoletta di libbre 138, chomperamo per l'Opera a ragione di soldi tre p. libbra, in tutto monta lire venti soldi quattordici p.
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l. 20 s. 14
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E de' dare a dì detto soldi quatro p., portò Angniolo da Narmi sono per sapone per ungniere el 'dificio
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s. 4
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E de' dare a dì detto lire una p. sono per nove dozine di granate, chomperamo da Checho da Quarata
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l. 1
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E de' dare detto dì lire una soldi dieci p. ebe Sachardo e Fermalpunto e Nanni messi per la Pasqua per loro mancia, chome ène usanza
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l. 1 s. 10
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E de' dare a dì XXXI di marzo 1429 soldi undici p. paghamo a Salamone di Charlo degli Strozi sono per uno libretto chomperò im Pisa per l'entrata di testamenti
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s. 11
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Somma in tutto queste partite di spese minute lire cento soldi uno denari sei p., posto in questo a c. 99(2)
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