Michele di Jachopo fabro de' avere per più lavorio per lui mandato all'Opera, chome partitamente apare qui a piè, cioè: libre millequatrocentonovantotto e mezo di più quadri per lui mandati all'Opera a ragione di danari venti la libra, in tuto monta lire centoventiquatro soldi dicessette denari sei p.
|
l. 124 s. 17 d. 6
|
E de' avere per libbre centosetantasei di fero da chapi da buoi per fare biette per lui mandate all'Opera a ragione di soldi uno denari sei p. la libra, in tuto monta lire tredici soldi quatro denari nove p.
|
l. 13 s. 4 d. 9
|
//
|
Michele di Jachopo fabro de' avere per libbre dugentoventicinque e mezo di spiagie larghe a ragione di soldi uno denari dieci p. libra, in tuto monta lire venti soldi tredici denari cinque p.
|
l. 20 s. 13 d. 5
|
E de' avere per libbre centotrentuno di fero sottile per fare el telaio agli orghani a ragione di soldi due la libra, in tuto montano lire tredici soldi due p.
|
l. 13 s.(1) 2
|
E de' avere per libbre quatro e once cinque di bandelle e per cinquanta aghutuzi di centinaio, in tuto monta soldi quatordici p.
|
s. 14
|
Somma tuto el detto fero rechato in somma a danari, isbatuto denari 4 per lira per resto lire cento otto soldi quatro denari due p., venuto nell'Opera da dì XII d'aprile insino a dì III di marzo 1426, posto a· libro segnato B a c. 27, lire 108 soldi 4 denari 2(2)
|