Mattio di Piero fabro de' avere per più ragione fero mandati all'Opera in più volte, chome apare qui a piè, cioè: a dì XVIII di giungnio 1426(1) per libbre 110 di fero sottile, rechò Papi di Sandro scharpellatore a ragione di (denari) 22 libbra, in tuto monta lire dieci soldi uno denari otto
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l. 10 s. 1 d. 8
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E de' avere a dì XVIIII di giungnio per libbre 458 di VIII quadri di Chasentino, rechò Papi di Sandro scharpellatore a ragione di denari 22 p. libbra, in tuto monta lire quarantuno soldi dicenove denari otto p.
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l. 41 s. 19 d. 8
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E de' avere a dì XX di giungnio per libbre 81 di IIII pezi di fero, rechò Piero fabro e Papi di Sandro a ragione di denari 20 p. libbra, in tuto montano lire sei soldi quindici
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l. 6 s. 15
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E de' avere per libbre 1007 di diciotto pezi di quadri di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro dell'Opera a dì XXVI di giungnio 1426 a ragione di denari 22 p. libbra, in tuto monta lire novantadue soldi sei denari due p.
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l. 92 s. 6 d. 2
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E de' avere a dì 30 di giungnio 1426 per libbre 107 1/2 di fero per 5 pezi, rechò Sachardo e Piero fabro dell'Opera a ragione di denari 20 libbra, in tuto monta lire otto soldi dicenove denari due p.
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l. 8 s. 19 d. 2
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E de' avere a dì a dì XVII di luglio per libbre 40 e once 6 d'aciaio di balestro(2) e di Lione, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di soldi tre p. libbra, in tuto monta lire sei soldi uno denari sei p.
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l. 6 s. 1 d. 6
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E de' avere a dì III d'aghosto per libbre 1104 di venti quadri di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro dell'Opera, in tutto montano, a ragione di denari 22 libbra, lire cento uno soldi quatro p.
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l. 101 s. 4
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E de' avere a dì 11 d'aghosto per libbre 94 di sei pezi di fero, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari 22 libbra, in tuto monta lire sette soldi sedici denari otto p.
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l. 7 s. 16 d. 8
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275. 3. 10
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//(c. 24v)
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Mattio di Piero fabro predetto de' avere a dì XXVIII d'aghosto per libbre 61 di IIII pezi di fero, portò Giuliano di Filipo detto Aliosso e Piero fabro dell'Opera a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire cinque soldi uno denari otto
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l. 5 s. 1 d. 8
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E de' avere a dì XII di settembre per libbre sei d'aghuti di 60, rechò Giovanni da Prato maestro a ragione di soldi 5 libbra, in tuto lire una soldi dieci p.
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l. 1 s. 10
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E de' avere a dì XVII di settembre 1425 per libbre 42 e once tre d'uno quadro di Chansentino ischiaciato a ragione di denari 22 p. libbra, rechò Piero fabro, in tuto monta lire tre soldi dicessette p.
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l. 3 s. 17
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E de' avere a dì XXIIII di settembre per libbre 966 di ventisei pezi di quadri ischiaciati, rechò(3) Piero fabro dell'Opera a ragione di denari ventidue p. la libra, in tuto monta lire ottantotto soldi undici p.
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l. 88 s. 11
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E de' avere a dì 26 di settembre 1425 per libbre centocinquantasete per dieci pezi di fero per denari 20 libbra, rechò Papi di Sandro, in tuto monta lire tredici soldi uno denari otto
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l. 13 s. 1 d. 8
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E de' avere a dì XXVIII di settembre per libbre 6 d'aghuti di sesanta, rechò Nanni d'Ellero a ragione di soldi cinque p. libbra, in tuto monta lire una soldi dieci p.
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l. 1 s. 10
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E de' avere a dì IIII d'ottobre 1425 per libbre secentocinquantotto di venti pezi di quadri, rechò Piero di Francescho fabro e·tTadeo di Giovanni a ragione di denari 20 libbra, in tuto monta lire cinquantaquatro soldi sedici denari otto p.
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l. 54 s. 16 d. 8
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E de' avere a dì VI d'ottobre 1425 per libbre sei d'aghuti di 24, rechò(4) Giovanni d'Ellero maestro a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto monta lire una soldi quatro
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l. 1 s. 4
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E de' avere a dì X d'ottobre per libbre quatro d'aghuti di 60, rechò Tadeo del Formicha a ragione di soldi cinque p. libbra, in tuto lire(5) una p.
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l. 1
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E de' avere a dì XI d'ottobre per libbre 283 d'otto pezi di quadri, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari 20 libbra, in tuto monta lire ventitre soldi undici denari otto p.
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l. 27 s. 11 d. 8
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E de' avere a dì XIII d'ottobre per libbre(6) sesanta e oncie sei di spiagiuole, rechò(7) Papi di Sandro e Piero fabro, in tuto monta lire cinque soldi(8) denari dieci p.
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l. 5 s. - d. 10
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E de' avere a dì XVIIII d'ottobre per libbre dugientotrentotto di cinque quadri e quatro spiagiuole, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari venti p. (libbra), in tuto monta lire dicenove soldi sedici denari otto p.
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l. 19 s. 16 d. 8
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E de' avere a dì XXIIII d'ottobre per libbre centonovantasei di tre quadri e cinque spiagiuole, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari 20 la libbra, in tuto monta(9) lire sedici soldi sei denari otto
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l. 16 s. 6 d. 8
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E de' avere a dì XXV d'ottobre 1425 per libbre quatro d'aghuti di 24, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi 4 p. libbra, in tuto monta soldi sedici p.
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s. 16
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E de' avere a dì detto per libbre sesantasei e mezo di quatro pezi di fero, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire cinque soldi dieci denari dieci p.
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l. 5 s. 10 d. 10
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241. 14. 8(10)
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//(c. 25)
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Mattio di Piero fabro de' avere a dì X di novenbre per libbre quatro d'aghuti di 24, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto montano soldi sedici p.
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s. 16
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E de' avere a dì X di novembre 158 once di masselli da choni di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari 22 libbra, in tuto monta lire quatordici soldi dieci denari sette(11) p.
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l. 14 s. 10 d. 7
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E de' avere XXI di novembre per libbra una d'aghutuzi di centinaio, rechò Fermalpunto messo a ragione di soldi cinque p. libbra, in tutto soldi cinque
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s. 5
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E de' avere a dì XV di dicembre 1425 per libbre 211 di quatro quadri di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione (di) denari 22 p. libbra, in tuto montano lire dicenove soldi sei denari dieci p.
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l. 19 s. 6 d. 10
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E de' avere a dì XX di dicembre per libbre quatro d'aghuti da 80, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi 5 p. libbra, in tuto monta lire una p.
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l. 1
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E de' avere a dì XI di giennaio per libbre 502 di dodici quadri, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari 20 libbra, in tuto monta lire quarantuno soldi sedici denari otto p.
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l. 41 s. 16 d. 8
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E de' avere a dì XXX di giennaio per libbre 87 di cinque pezi di fero, rechò Papi di Sandro a ragione di (denari) venti p. libbra, in tuto monta lire sette soldi cinque p.
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l. 7 s. 5
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E de' avere a dì primo di febraio 1425 per libbre 100 di due quadri, rechò Piero fabro dell'Opera a ragione di denari venti libbra, in tuto monta lire otto soldi sei denari otto p.
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l. 8 s. 6 d. 8
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E de' avere a dì V di febraio per libbre ventiquatro e oncie sei d'acciaio di Lione, rechò Piero fabro e Papi di Sandro a ragione di soldi tre p. libbra, in tuto monta lire tre soldi tredici denari sei p.
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l. 3 s. 13 d. 6
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E de' avere a dì VI di febraio per libbre venti d'aghuti di 16 e di 24 per libbra, rechò Papi di Sandro per soldi quatro libbra, in tuto monta lire quatro
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l. 4
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E de' avere a dì 11 di febraio per libbre sei d'aghuti di 16 per libbra e per libbre due d'aghuti di 36 per libbra, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto montano lire una soldi dodici
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l. 1 s. 12
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E de' avere a dì XIIII di febraio per libbre quarantacinque e mezo di due quadri, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire tre soldi quindici denari dieci p.
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l. 3 s. 15 d. 10
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E de' avere a dì XVIIII detto mese per libbra una d'aghutuzi di centinaio, rechò Piero fabro e Papi di Sandro, in tuto monta soldi cinque p.
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s. 5
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E de' avere a dì detto per libbre dugientoventisei di undici masselli da choni di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari ventidue p. libbra, in tuto monta lire venti soldi quattordici denari quatro p.
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l. 20 s. 10 d. 4
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E de' avere a dì XXV di febraio per libbre dieci d'aghuti di 1/3 e di 16 per libbra, rechò Papi di Sandro e Piero del Chofacia a ragione di soldi tre denari otto p. libbra, in tuto monta lire una soldi sedici denari otto p.
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l. 1 s. 16 d. 8
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E de' avere detto dì per libbre centosesantotto di nove choni da pietre, rechò Papi di Sandro a ragione di denari trentaquatro p. libbra, in tuto monta(12) lire ventitre soldi sedici p.
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l. 23 s. 16
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153. 6. 8(13)
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//(c. 25v)
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Mattio di Piero fabro de' avere a dì XXV di febraio per libbre dugientosei di dieci masselli da choni di Chasentino, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari ventidue p. libbra, in tuto monta lire diciotto soldi dicessette denari otto p.
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l. 18 s. 17 d. 8
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E de' avere a dì detto per libbre sesantotto di 6 pale nuove e sei bechastrini nuovi, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di soldi cinque denari sei p. libbra, in tuto monta lire diciotto soldi quattordici
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l. 18 s. 14
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E de' avere a dì IIII di marzo per libbre sesantanove di due spiagiuole, rechò Papi di Sandro e Piero fabro a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire cinque soldi quindici p.
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l. 5 s. 15
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E de' avere a dì V di marzo per libbre tre d'aghutuzi di 60 e 80 per libbra, rechò Nanni d'Ellero a ragione di soldi cinque p. libbra, in tuto monta soldi quindici p.
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s. 15
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E de' avere a dì detto per libbra quaranta e otto oncie di due spiaggie, rechò Piero fabro e Lionardo di Seghante messo dell'Opera, in tuto monta lire tre soldi sette denari nove p.
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l. 3 s. 7 d. 9
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E de' avere detto dì per libbre sei d'aghuti di 60 a ragione di soldi cinque p. libbra e per libbre quatro d'aghuti di 16 per libbra, rechò Sachardo a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto monta lire due soldi sei p.
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l. 2 s. 6
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E de' avere a dì XIII di marzo per libbre trentasei d'una spiagiuola, rechò Piero e Sachardo messo dell'Opera a ragione di denari venti p. libbra, in tuto lire tre
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l. 3
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E de' avere a dì XVI di marzo per libbre 91 1/2 di fero sottile, rechò Piero fabro e Sachardo messo a ragione di denari(14) ventidue p. libbra, in tuto monta lire otto soldi sette denari nove p.
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l. 8 s. 7 d. 9
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E de' avere a dì XX di marzo (libbre) centoventuno e mezo d'otto pezi di fero, rechò Piero fabro e Trivallino manovale a ragione di denari venti libbra, in tuto monta lire dieci soldi due denari sei p.
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l. 10 s. 2 d. 6
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E de' avere a dì XXVII di marzo 1426 per libbre tre d'aghutuzi di 16 per libbra, rechò Angniolo da Narni manovale a ragione di soldi quatro libbra, in tuto soldi dodici p.
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s. 12
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E de' avere a dì detto per libbre due d'aghutuzi di 48 per libbra, rechò Nanni d'Ellero maestro dell'Opera, in tuto montano a ragione di soldi quatro denari sei p. libbra, in tuto soldi nove
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s. 9
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E de' avere a dì IIII d'aprile per libbre sei d'agutuzi di 16 per libbra, rechò Nanni da Prato a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto monta libbra una soldi quatro p.
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l. 1 s. 4
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E de' avere a dì V d'aprile per libbre nove e once tre di fero lonbardo, rechò(15) per soldi tre denari sei p. libbra, in tuto monta lire una soldi dodici denari quatro p.
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l. 1 s. 12 d. 4
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E de' avere detto dì per libbre trentacinque di due spiagie da buoi a ragione di denari ventidue p. libbra, rechò Piero fabro e Orlanducio messo, in tuto monta lire due soldi diciotto denari quatro p.
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l. 2 s. 18 d. 4
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E de' avere a dì XII d'aprile per libbre centoventiquatro di sei pezo di fero, rechò Sachardo e Piero fabro a ragione di soldi uno denari otto p. libbra, in tuto monta lire dieci soldi sei denari otto p.
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l. 10 s. 6 d. 8
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88. 8
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//(c. 26)
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Mattio di Piero fabro de' avere a dì XVIII d'aprile per (libbre) settecentoquarantanove di venti quadri, rechò Piero fabro e Sachardo messo dell'Opera a ragione di denari venti p. libbra, in tuto montano lire sesantadue soldi otto denari quatro
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l. 62 s. 8 d. 4
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E de' avere a dì 17 di maggio per libbre centosei e once sei di cinque pezi di fero, rechò Orlanducio e Piero fabro a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire otto soldi dicessette denari sei p.
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l. 8 s. 17 d. 6
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E de' avere a dì XXVIII di maggio per libbre tre d'aghuti di 16 e di 24 per libbra, rechò Nanni d'Ellero maestro a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto lire(16) soldi dodici
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s. 12
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E de' avere a dì XXVIIII di maggio per libbre sedici d'aciaio di Lione a ragione di soldi tre p. libbra, in tuto monta lire due soldi otto
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l. 2 s. 8
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E de' avere a dì primo di giungnio per libbre dodici di bullette da masserellare lonbarde, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi tre p. libbra, in tuto monta lire una soldi sedici p.
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l. 1 s. 16
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E de' avere a dì IIII di giungnio per libbre centoventisei di sette pezi di fero, rechò Piero fabro e Orlanducio messo dell'Opera a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire dieci soldi dieci p.
|
l. 10 s. 10
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E de' avere a dì XV di giungnio per libbre centosei di cinque pezi di fero, rechò Sachardo e Piero fabro a ragione di venti libbre, in tuto libbre otto soldi sedici denari otto p.
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l. 8 s. 16 d. 8
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E de' avere a dì XXI di giungnio per libbre tre d'aghuti di 1/3, rechò Sachardo e Nanni d'Ellero a ragione di soldi tre denari otto p., in tuto lire(17) soldi undici
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s. 11
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E de' avere a dì XXVI di giungnio per libbre sei d'aghuti di 36 per libbra, rechò Papi di Sandro a ragione di soldi quatro p. libbra, in tutto monta lire una soldi quatro p.
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l. 1 s. 4
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E de' avere a dì III di luglio per libbre una d'aghuti d'otto per libbra, rechò Aliosso a ragione di soldi cinque libbra, in tuto monta
|
s. 5
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E de' avere a dì VI di luglio per libbre tre d'aghuti di 1/3, rechò Sachardo a ragione di soldi tre denari sei p. libbra, in tuto soldi dieci denari sei p.
|
s. 10 d. 6
|
E de' avere a dì VIII di luglio per libbre sei d'aghuti di 16 e di 1/3, rechò Giovanni d'Ellero, in tuto montano per soldi tre denari otto p. libbra, lire una soldi due p.
|
l. 1 s. 2
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E de' avere a dì XXVIIII di luglio per libbre sedici di aghuti di 1/3 e di 16 per libbra, rechò Piero di Salvestro a ragione di soldi tre denari otto p. libbra, in tuto monta lire due soldi diciotto denari otto
|
l. 2 s. 18 d. 8
|
E de' avere a dì V d'aghosto per libbre centosesantuno di sei chopie di masseregli da choni di fero di Chasentino per denari ventidue p. libbra, rechò Piero fabro e Papi di Sandro, in tuto monta lire quatordici soldi quindici denari due p.
|
l. 14 s. 15 d. 2
|
E de' avere a dì VIII d'aghosto per libbre trecentonove di 4 quadri, rechò Piero fabro e Tadeo di Giovanni a ragione di fiorino uno denari otto p. libbra, in tuto monta lire venticinque soldi quindici p.
|
l. 25 s. 15
|
E de' avere a dì XXVII d'aghosto per libbre ottantadue di 4 spiagiuole a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta, rechò Piero fabro e Nanni da Prato, lire sei soldi sedici denari otto
|
l. 6 s. 16 d. 8
|
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149. 3. 6(18)
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//(c. 26v)
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Mattio di Piero fabro de' avere a dì 27 d'aghosto per libbre due d'aghuti di 48, rechò Nanni da Prato maestro a ragione di soldi quatro denari sei p. libbra, in tuto monta soldi nove p.
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s. 9
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E de' avere a dì XXVIII d'aghosto per libbre otto d'aghuti di 16 e di 36 e di 48, rechò Sachardo e·nNani(19) da Prato a ragione di soldi quatro denari due p. libbra, in tuto monta lire una soldi tredici denari quatro p.
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l. 1 s. 13 d. 4
|
E de' avere a dì detto per libbre cinquantadue d'uno pezo di quadro di Chasentino, rechò Piero fabro e Sachardo a ragione di ventidue(20) p. libbra, in tuto monta lire quatro soldi quindici denari quatro p.
|
l. 4 s. 15 d. 4
|
E de' avere a dì XXX d'aghosto per libbre dieci d'aghuti di 24 e di 16 per libbra, rechò Piero del Chofacia a ragione di soldi quatro p. libbra, in tuto monta lire due p.
|
l. 2
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E de' avere a dì III di settembre per libbra una e once sei d'aghuti di 80 per libbra, rechò Sachardo e Aliosso messo a ragione di soldi cinque p. libbra, in tuto monta soldi sete denari sei p.
|
s. 7(21) d. 6
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E de' avere a dì IIII di settembre per (libbra) una e oncie sei d'aghuti di 60, rechò Aliosso e Sachardo a ragione di soldi cinque p. libbra, in tuto monta soldi sette denari sei p.
|
s. 7 d. 6
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E de' avere a dì X di settembre per setanta aghutuzi, rechò Fermalpunto, in tuto monta soldi tre(22) denari sei p.
|
s. 3 d. 6
|
E de' avere a dì 11 di settembre per libbra ottantacinque e once(23) 6 di quatro pezi di fero, rechò Piero fabro e Sachardo messo dell'Opera a ragione di denari venti p. libbra, in tuto monta lire sette soldi due denari sei p.
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l. 7 s. 2 d. 6
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E de' avere a dì detto per libbre otto d'aghuti di 1/4 e di 1/3 per soldi tre denari otto p. libbra, in tuto monta lire una soldi nove denari quatro p.
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l. 1 s. 9 d. 4
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18. 8. 0
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Somma tute queste sei partite, chome apare in detta ragione di Mattio predeto lire novecentoventisei soldi;(24) rimasi d'achordo chon Jachopo di Giovanni e Bernardo d'Amerigho proveditore di tuto el fero per lui mandato all'Opera da dì XVIII di giungnio 1425 insino a dì XI di settembre 1426, in tuto monta, sbatuto denari 4 per lira, lire novecentodieci soldi undici denari quatro p., a· libro segnato B a c. 12
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l. 910 s. 11 d. 4
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De' quali danari se ne stanziarono lire trecento p. a dì 14 di settembre 1426 per ser Bartolomeo del maestro Antonio notaio dell'Opera.
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E a dì V di dicembre stanziarono lire trecento.
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E a dì XI di dicembre lire trecento p. soldi 11 denari 4.
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