Lionardo di Seghante meso dell'Opera de' dare insino a dì VII di maggio 1435 soldi otto per lui a Polito(1) tornaio, portò Nanni famiglio, sono per uno bossolo da richorre e partiti
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s. 8
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E a dì detto lire due soldi diciannove denari quatro p. per una chollezione fatta insino a dì VI di detto a· chonsoli e operai, cioè per 2 fiaschi di trebiano e 2 fiaschi di malvagia, e per pane biancho e per melarance
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l. 2 s. 19 d. 4
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E a dì X di maggio soldi dodici per lui ' Angniolo d'Arezo lingniaiuolo per libbre 5 oncie 8 di chacio chavallo per fare mastricie
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s. 12
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E a dì XIIII detto lire una per lui a Jachopo di Francesco banditore per uno bando si mandò per ' fatti delle pegniora
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l. 1
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E a dì XVIIII di maggio soldi tre per lui a Nencio di Checho chiamato il Trivigiano per una andata fecie a Chanpi
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s. 3
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E a dì XXVIII di maggio lire ventitre soldi dodici denari quatro per lui a Matteo Morelli chamarlingo alle porte per ghabella di più lengname d'abeto e di nocie(2) messo in Firenze di quello dell'Opera
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l. 23 s. 12 d. 4
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E a dì II di giugno lire sesantanove soldi sedici denari quatro per lui a Matteo Morelli chamarlingo delle porte per ghabella di più lengniame d'abete messo in Firenze di quello dell'Opera, e posto che lengname della selva deba dare, a· libro segnato D a c...(3)
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l. 69 s. 16 d. 4
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E a dì IIII di giugno lire una per lui a' donzelli della Merchatantia per l'oferta di Santo Zanobi
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l. 1
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E a dì X detto soldi otto p. per lui a Simone famiglio dell'Opera per andare a Chanpi pe· charadori e in più luoghi
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s. 8
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E a dì XIII detto soldi due portò Nanni per uno fiaschetto d'inchiostro per la chasa
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s. 2
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E a dì detto lire due soldi otto per lui a Giovanni di Mariano da Celle per 2 some di charboni
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l. 2 s. 8
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E a dì detto soldi quatrodici denari otto per lui a più portatori che aiutorono ' pesare il piombo che si chomperò da Jachopo Torelli
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s. 14 d. 8
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E a dì detto soldi dodici denari due per lui a Martino di Nanni per uno pennello e chascio per mastricie
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s. 12 d. 2
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E a dì XIIII detto soldi dieci denari otto per lui a Checho di Meo di Ciechino per vino chonperò quando si tirò una chollonna andò a Santa Maria Novella
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s. 10 d. 8
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E a insino a dì XIII detto lire nove soldi sei denari otto per lui a Matteo Morelli chamarlingo alle porte per ghabella di più lengniame messo in Firenze
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l. 9 s. 6 d. 8
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E a dì XVII detto soldi undici per lui a Giorgio di Giovanni per gieso per ' lavorio di messer Piero da Farnese
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s. 11
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E a dì XXII detto lire sei per lui a Sandro di Lorenzo da San Martino la Palma per 2 barili di vino per ' maestri e manovali per la festa di San Giovanni
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l. 6
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E a dì detto soldi quindici per lui a Jachopo di Sandro per dare a quelli che aciendono i panelli
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s. 15
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E a dì XXVII detto lire quarantatre soldi sedici per lui a Matteo Morelli chamarlingo alle porte per ghabella di panchoni di nocie messo in Firenze
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l. 43 s. 16
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E a dì detto lire una soldi tre denari quatro per lui a Matteo sopradetto per ghabella di 2 traini di lengname messo in Firenze
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l. 1 s. 3 d. 4
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E a dì detto lire quatro per lui a Giovanni d'Antonio di Giusto per una andata fecie a Nichola a vedere se era in punto el lavorio
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l. 4
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E a dì detto soldi diciotto per lui a Martino di Nanni per 6 lime fecie arotare
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s. 18
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E a dì detto soldi cinque denari sei per lui a Bartolomeo d'Antonio sensale per una senseria di pionbo
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s. 5 d. 6
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171. 2. 0
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Riveduta per me Biancho di Salvestro del maestro Benvenuto uno degli operai di Sancta Maria del Fiore questo dì 28 di giennaio 1435 e stantiati per me Biancho detto, per comessione datami per detti operai rogato per ser Bartolomeo notaio dell'Opera.(4)
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