Lionardo di Seghante messo dell'Opera de' dare lire cinquantuno soldi dodici denari uno p. per una sua ragione, chome appare in questa facia dinanzi
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l. 51 s. 12 d. 3(1)
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E de' dare a dì 3 d'aghosto lire una soldi sedici p. paghamo per lui a Nardo d'Andrea lingniaiuolo per uno centinaio d'asseregli per ' tetto della fornace dell'Opera e per sete ontanegli togliemo per fare churi a ragione di soldi due l'uno, portò Lionardo detto
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l. 1 s. 16
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E de' dare a dì VII d'aghosto soldi due p., portò Lionardo per chonperare inchiostro pe· l'Opera
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s. 2
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E de' dare a dì 13 d'aghosto lire quatro p. paghamo a monna Giovanna di Giovanni per parte di paghamento di charboni recha all'Opera, chome apare al quadernucio a c. 8
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l. 4
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E de' dare a dì XIIII d'aghosto lire una soldi dodici p. sono per una chollezione si fece agli operai quando andorono all'Arte a·ffare le raferme, cioè in trebiano e altre chose
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l. 1 s. 12
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E de' dare a dì XVIIII detto mese per una chollezione si fece a' maestri e cittadini richiesti sopra a chonsigliare ne' fatti della tribuna maggiore, per tuto lire una soldi dodici denari quatro
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l. 1 s. 12 d. 4
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E de' dare a dì 23 detto mese lire tre soldi dodici p. sono(2) per some tre di charboni chonperamo per la fabricha di Tassinaia, portò Andrea di Saliscendo
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l. 3 s. 12
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E de' dare a dì 25 d'aghosto lire una soldi nove denari sei p. per una chollezione fatta a più maestri sopra a chonsigliare ne' fatti della tribuna maggiore, furono 4 fiaschi di vino e frute, portò Nanni maestro
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l. 1 s. 9 d. 6
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E de' dare a dì XXVI d'aghosto soldi dicenove denari otto p. sono per una chollezione si fece di nuovo a' maestri quando vennono a chonsigliare sopra la chupola per tre fiaschi di vino e pane e frute
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s. 19 d. 8
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E de' dare a dì XXXI d'aghosto lire una p. sono per una soma di charboni chonperamo per in Tassinaia, portò Checho di Meo
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l. 1
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E de' dare a dì VI di settembre lire(3) dieci soldi dodici denari sei p. paghamo a mona Giovanna del Follina per resto di moggia quatro e staia ventuno di charboni(4) per lei chondotti da dì VI d'aghosto insino a dì VI di settembre 1425
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l. 10 s. 12 d. 6
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E de' dare a dì VII di settembre soldi dieci p. paghamo a Giovanni di Jachopo chiavaiuolo, sono per achonciatura d'una toppa e una chiave per la porta dell'Opera
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s. 10
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E de' dare a dì XII di settembre per inchiostro e per due pezi di piane per fare el modello di Filippo di ser Brunellescho e per chacio per mastrice e per libbre quatro di senopia pell'Opera soldi otto e per sapone per ungniere el 'dificio, per tuto monta lire una soldi dicessette denari quatro
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l. 1 s. 17 d. 4
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E de' dare a dì 19 di settembre lire due p. paghamo a' messi di chasa per due notti stetono a ghuardare nell'Opera quando si votò el giardino di detta Opera
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l. 2
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E de' dare a dì XXV di settembre soldi cinque denari quatro p. paghamo a due portatori per rechatura di quatro balle di pionbo si chonperorono da Donato d'Ugholino di Bonsi
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s. 5 d. 4
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E a dì XXVII di settembre soldi due p. ebe Bernardo proveditore per penne(5) per l'Opera
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s. 2
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E a dì XXVIII detto mese soldi due denari otto p. paghamo a due portatori per rechatura di due balle di pionbo chonperamo da Donato d'Ugholino
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s. 2 d. 8
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di Me
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83. 5. d. 7
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Posto in questo inanzi a c. 108 in soma di lire ottantatre soldi cinque denari sette p.
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